30/07/2021

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I Vigneti dell’Annunziata

Contadini e Artigiani del Vino 

Una piccola azienda di 5 ettari a conduzione familiare che sorge sulle colline piemontesi, tra le Langhe e il Monferrato Astigiano, nella Frazione Annunziata del Comune di Costigliole d’Asti, comune vitato più grande d’Italia che da sempre costituisce un riferimento per la produzione di grandi vini.

Piccola si fa per dire, perché alla base del lavoro di Diego e Elena c’é innanzitutto una scelta di vita. Un progetto creato passo per passo con grandi sacrifici, da persone che non hanno mai abbondato la terra, perché solo il tempo e la cura meticolosa a lei dedicata possono scaturire la consapevolezza di aver la fortuna di produrre quel qualcosa di magico che è il vino. 

Tradizione Qualità e sostenibilità

La filosofia aziendale è quella di continuare a produrre Vini della Tradizione di Alta Qualità, D.O.C.  e D.O.C.G., tramandando i metodi di lavoro e i sapori del territorio, ma tutto ciò con un occhio particolare all‘Ambiente, alla Sostenibilità dei processi produttivi e alla Salute del Consumatore.

L’azienda è orientata da sempre verso un’agricoltura biologica e biodinamica, applicando la scelta di convertire al biologico i vigneti esistenti risalenti agli anni 60, realizzando nuovi impianti capaci di limitare l’impatto ambientale delle coltivazioni intensive. I vigneti, allevati a Guyot, hanno una media di 8 mila ceppi per ettaro, favorendo la competizione tra le singole piante che tendono a radicare in profondità, fattore determinante per la nutrizione minerale della vite.

Per incrementare la lotta biologica e la biodiversità dei terreni vengono piantate ogni anno siepi con essenze autoctone per favorire la vita degli insetti pronubi e ausiliari, nonchè la colonizzazione da parte di uccelli e piccoli animali che vanno scomparendo nelle coltivazioni intensive come la vite. Questa filosofia si riflette fino alla vinificazione; si opta per fermentazioni spontanee dei lieviti indigeni, che regalano maggiore complessità olfattiva ai vini, non vengono inoltre, effettuate filtrazioni o chiarifiche, se non per decantazione.

Ciascuna vigna produce un singolo vino ed in questo senso possiamo affermare che  ognuno dei vini Dell’Annunziata può definirsi un CRU. Una scelta «politica» perché si vuole offrire ad ogni vendemmia un prodotto unico ed irripetibile, a tiratura limitata, pur esponendosi ai rischi e le variabili della stagione.

I profumi della vendemmia con il Moscato d’Asti vinificato esclusivamente in acciaio per per preservarne al meglio il corredo aromatico… le Grappe Monovitigno  di Barbera, Chardonnay e Moscato. Una licenza poetica con un Orange wine di Chardonnay… bianco macerato sulle bucce che nuovamente ci richiama all’antica tradizione contadina.

La fortuna del nostro primo incontro non poteva che avvenire all’evento FIVI, FEDERAZIONE ITALIANA VIGNAIOLI INDIPENDENTI, cioè coloro che coltivano la propria vigna, vinificano la propria uva e vendono direttamente il proprio vino. Diego ed Elena ci ricordano che non abbiamo un pianeta B che è responsabilità di ognuno di noi, nella vita come nelle attività economiche, di pensare che le risorse che utilizziamo non sono infinite e che quindi è indispensabile salvaguardarle.

Vini schietti e generosi, da bere in compagnia e che ad ogni sorso ci rendono partecipi dei forti valori dell’azienda : la responsabilità della conservazione di un territorio tra i più caratteristici del mondo.